Il diapason nasce in musica come strumento di accordatura, capace di emettere una vibrazione e quindi una nota standard.
E’ costituito da una forcella dotata di un manico. Quest’ultimo consente di tenere lo strumento senza ostacolare l’oscillazione della forcella e di trasmettere le vibrazioni a un altro corpo per potenziare l’intensità del suono emesso: ad esempio può essere messo a contatto con la cassa di risonanza in legno di un altro strumento, quale un violino o una chitarra.
In suonoterapia, vengono utilizzati diapason accordati a frequenze specifiche per poter lavorare sul corpo fisico o sulle strutture sottili ed energetiche che lo sostengono. Possiamo infatti trovare diapason che entrano in risonanza con le frequenze dei meridiani dell’agopuntura, o coi 7 chakra, altri ancora con frequenze specifiche come quella dell’om o altre.
Ho recentemente aggiunto al mio set di strumenti per la suonoterapia, un diapason con frequenza di 128hz.
Questo tipo di frequenza ha la capacità di sciogliere ed alleviare il dolore in quei punti dove vi è una contusione o una contrattura, molto valido in caso di dolori articolari o distorsioni. Appoggiando il diapason sulla zona dolente, la vibrazione penetra nel corpo, diffondendosi attraverso le ossa, in maniera molto evidente e percepibile come un solletichio che si espande.
Avendo avuto una distorsione alla caviglia, ho avuto modo di sperimentarne l’efficacia direttamente su me stesso. Dopo una prima visita dall’osteopata che, attraverso le sue manipolazioni, ha iniziato il processo di guarigione, ho continuato nei giorni successivi col diapason fino a totale guarigione. Il dolore, anche dopo la visita, si manifestava in modo anche molto forte, seppur non continuativo ma “a intermittenza”, così ho iniziato a posizionare il diapason sui diversi punti dolenti. A un primo impatto il dolore era parso acutizzarsi, per poi sfiammarsi rapidamente. Avendone la possibilità, ho continuato a suonare il diapason a ogni insorgenza del dolore, alleviandolo. Dopo qualche giorno il tutto è tornato nella norma, senza bisogno di farmaci o di riposo, anzi pur avendo tenuto il piede sottosforzo per i numerosi impegni presi.
La soddisfazione che questo strumento può dare è davvero grande, tanto che ho deciso, all’occorrenza, di inserirlo non solo ne trattamenti di massaggio sonoro, ma anche all’interno di altre pratiche di massaggio, quando si individuano zone o punti particolarmente contratte e dolenti.
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