Ormai è sempre più conosciuto l’effetto dei Cristalli per ristabilire il benessere, una conoscenza moderna che ha radici nell’antichità. Da sempre l’uomo sa che le pietre o cristalli non sono qualcosa di inanimato, privo di vita o energia, ma delle strutture di perfezione in cui l’energia si è solidificata (basti pensare che il mondo minerale è l’unico a manifestare sul piano fisico la radioattività, ovvero la capacità di irradiare energia!). In antichità già si conoscevano gli effetti o le proprietà di diverse pietre che andavano ad assumere forme di gioielli e talismani per la protezione o la guarigione. Nello shamanesimo le pietre e i cristalli vengono considerati come esseri viventi che possono essere nostri maestri e alleati, coi quali, su un piano di coscienza alterata, è possibile comunicare e apprenderne le proprietà e le modalità di utilizzo per la guarigione. Il cristallo per eccellenza è il Cristallo di Rocca (Quarzo Ialino), un cristallo trasparente capace di riceve e trasmettere informazioni, di irradiare la luce… tutt’oggi questo cristallo è ampiamente utilizzato nelle tecnologie più disparate per le sue proprietà, dall’orologio al personal computer… Come per gli antichi shamani che utilizzavano dei piccoli cristalli di rocca nelle guarigioni, anche per me è sicuramente il cristallo prediletto e che uso di più nei trattamenti per la sua versatilità e potenza. Un altro cristallo che amo profondamente e che nel mio Studio Naturopatico non può mancare è l’Ametista, un’altra tipologia di quarzo. L’Ametista è associata alla spiritualità, in quanto il suo colore, il viola, richiama frequenze elevate e, non a caso, è una delle pietre consigliate per lavorare su ajna il 6° chakra, anche detto terz’occhio. Ha una grande capacità armonizzante, purifica ed energizza tutto ciò che la circonda. Potete quindi capire come sia importante la sua presenza in uno studio dove vengono messe in moto spesso energie stagnanti, non è un caso che la drusa sia li, vicino alla porta quasi come una guardiana di un tempio!
La sua azione è continua per tenere l’ambiente armonico e, all’occorrenza, per purificare i cristalli da terapia ed energizzarli. La sua presenza irradia pace interiore e rilassamento, per uno spazio di assoluto benessere. L’altro geode posto sotto il lettino dei trattamenti aiuta la persona stessa in questa armonizzazione.E’ molto affascinante l’integrazione delle frequenze di luce trasmesse dai cristalli con le frequenze sonore prodotte dalle campane tibetane, i diapason o la voce, quest’ultime entrano in risonanza con la vibrazione della pietra oltre che dell’essere umano creando un unico effetto benefico. Possiamo quindi ancora affermare che tutto è UNO e che una volta trovata la giusta porta è possibile la “fusione”.
Anche i sassi o pietre possono avere delle qualità energetiche potenti e di guarigione, se siamo in ascolto col mondo sottile possiamo cogliere una sintonia con un particolare sasso che troviamo lungo il nostro cammino. La sua forma, il suo colore, possono essere una risposta del cosmo a una nostra domanda o esigenza. Possiamo chiedere a questo piccolo o grande essere se vuole essere un nostro compagno e maestro. Possiamo chiedere se vuole essere raccolto e venire a casa con noi. Ecco allora che quel luogo può diventare per noi come un santuario, un luogo di pellegrinaggio dove rigenerarci e entrare in contatto con la conoscenza di quest’amico, oppure possiamo intraprendere un viaggio assieme. Può essere che diventi un nostro alleato nelle guarigioni (se siamo dei guaritori), così come avveniva e avviene per gli shamani di altre popolazioni. Mi rendo conto che queste parole possono risultare strane, se non folli… comunicare con un sasso! Ma se avrete un minimo di esperienza nel mondo delle energie e dei piani sottili potrete comprendermi, o per lo meno ammettere che ciò sia possibile. Tutto è UNO e il nostro DNA pare, secondo alcuni studi, sia quella corda che ci unisce gli uni agli altri e a tutto il creato, una antenna con la quale diviene possibile comunicare (ovvero trasmettere e ricevere informazioni) con tutto il creato, col nostro pianeta ma anche con l’universo e tutta la vita che lo pervade. Gli shamani conoscevano queste cose già millenni fa e anno attinto le loro conoscenze (a volte sorprendenti) in questo modo. Non vi chiedo di credere ciecamente, ma se vorrete di sperimentare prima di prendere posizioni. Tutti possono farlo, basta reimparare ad ascoltare e ad ascoltarsi: ascoltare le proprie senzazioni, emozioni, pensieri sapendo riconoscere la loro origine e ciò che vogliono trasmetterci, attivando in questo modo il nostro DNA.
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