In questi ultimi tempi ho deciso di coniugare la mia passione per la pittura con quella per il benessere, intraprendendo un percorso di formazione come Arteterapeuta a indirizzo plastico-pittorico. Contemporaneamente in questa nuova fase di crescita e conoscenza, ho deciso di iscrivermi a Bologna a un corso di Acquarello Steineriano, in modo da potermi immergere anche direttamente, in un percorso personale, nelle possibilità dell’arteterapia. In questo caso è un approccio particolare derivante dagli studi Antroposofici di R. Steiner.
L’esperienza prevede un percorso in cui il colore ci guiderà nel contatto e conoscenza di differenti energie che si manifestano nel Cosmo così come dentro di noi e che, attraverso la pittura, si possono manifestare, concretizzare ed essere accolte su un foglio bianco. L’uso dell’acquarello è molto affascinante, in quanto, con un foglio bagnato e un pennello di grandi dimensioni il colore si espande senza un reale controllo del pittore. Questo permette un approccio più fluido, non pensato, calcolato o ricercato dall’autore, o per lo meno non più del dovuto, lasciando spazio ad altre energie, a un sentire più profondo e inconscio.
Ieri sera il progetto era sulla rappresentazione di un paesaggio (interno, esterno, reale, fantastico) caratterizzato dall’energia della Notte, del Buio che è il Caos primordiale, il Nulla o Vuoto da cui ha avuto origine anche la Creazione. Per fare ciò, la consegna era di utilizzare un monocromo: diverse tonalità di blu, un colore freddo, spento, calmante, a volte anche depressivo, che porta in profondità, all’interno. La sua energia è, infatti, centripeta e caratterizzata da movimenti curvi e spiralizzati.
Guidato dall’ascolto di musiche scelte a tema, ho iniziato a buttare il colore sul foglio. Inizialmente avevo in mente di rappresentare un paesaggio notturno, avevo immaginato dei palazzi, forse grattaceli, stilizzati geometricamente… ma l’idea è cambiata subito, la mente ha lasciato il posto alla libertà del movimento, come una danza guidata dalla musica. E intanto guardavo ciò che appariva sul foglio e pensavo: mamma mia che schifo! Ma che è?! Non centra nulla col paesaggio!! (maledetto giudizio!) Ma intanto la mia mano continuava a muoversi sul foglio, colore su colore accostando le tre differenti tonalità di blu. Cominciano ad apparire forme stilizzate e piuttosto banali di pseudo sirene, pesci.. mostri marini… per scomparire subito dopo coperte da nuovo colore che si allarga a macchia d’olio.
Finalmente la creazione giunge al suo termine, non sono molto contento… non mi piace molto, pare non avere un senso col paesaggio. Ora è il momento di decidere un titolo e quindi di osservare cosa può essere uscito da questo lavoro, cosa si è manifestato? Quali forze o entità del mio Subconscio si sono espresse? Inizio a ruotare il foglio per cercare un paesaggio. Incredibilmente, ruotando, a un certo punto vedo un paesaggio: il paesaggio cosmico e questa è la sua storia.
Un paesaggio cosmico, l’urlo, la vita che nasce dal Caos
Camminando lungo una strada, illuminata nella notte da una luce stellare, vedo in lontananza un piccolo ponte dalle linee morbide, oltre un ponte una casa, la mia casa?! Continuo a camminare in questo paesaggio surreale, magico e fantastico… un paesaggio nel sogno. Un urlo! Qualcosa di spaventevole si manifesta nella notte, forme strane, indefinite, forse mostri… draghi che regnano nell’oscurità della Terra mentre in superficie la natura mostra la sua tranquillità, uccelli cantano alla vita sereni. In una grotta, nell’oscurità della Madre Terra, ha origine la vita. Il drago l’avvolge e la protegge, mentre spiriti danzano alla vita. Dall’oscurità dell’utero materno nasce la vita, come un urlo dalle profondità delle nostre viscere esce da una bocca tesa e dilatata. E così origina la vita, vita passata, presente o futura, in un gioco di illusioni e astralità.
Osservando il dipinto da varie prospettive varie forme prendono vita in un gioco immaginario tra sogno e realtà: un paesaggio, un urlo, una grotta con mostri antichi e spiriti di natura… E’ affascinante osservare quante vite possono prendere forma da un dipinto che pareva essere banale e davvero poco artistico! Osservandolo e meditandolo chissà quante altre forme, messaggi, figure potranno affiorare dall’oscurità!
La cosa che mi ha colpito di più, comunque, è una immagine che è nata in maniera assolutamente spontanea, senza che me ne accorgessi… e quanto ne sono rimasto sconvolto!! E’ perfetta, precisa, sembra volutamente rappresentata da un bravo acquarellista e, invece, è nata da sola! Un monaco incappucciato, qualcosa che mi appartiene nel profondo e di cui ero già a conoscenza da tempo, ma che ancora una volta è riaffiorato. davvero affascinante!