Nel mio lavoro, integrando gli insegnamenti dell’Applied Phisiology con la suonoterapia, mi capita di utilizzare differenti punti riflessi in grado di ottenere degli effetti specifici.
Oggi parliamo dei Riflessi Neurovascolari.
Questi punti, situati nella testa e nella parte anteriore del corpo, furono scoperti e sviluppati dal Dott. Terrence Bennett negli anni 30. Vengono chiamati neurovascolari perchè sono in relazione col flusso sanguigno diretto verso gli organi o alcune ghiandole endocrine specifiche, influenzando particolari funzioni fisiologiche.
Il Dott. Bennett, nelle sue ricerche, scoprì che con una leggera pressione o trazione delle dita su questi punti riflessi aumentava l’afflusso sanguigno in determinate zone corporee (organi etc.), oggi nel mio lavoro integro il tocco con le dita con la vibrazione dei diapason che, in relazione a frequenze specifiche, stimolano un effetto più profondo.
Tali riflessi vennero poi integrati nella Kinesiologia applicata da George Goodheart che ne trovò le corrispondenze coi diversi muscoli di riferimento (la kinesiologia applicata si basa, come l’Applied Phisiology, su una comunicazione non verbale di biofeedback veicolata da test muscolari).
In Applied Phisiology i punti Neurovascolari vengono sempre utilizzati in coppia, in quanto si lavora su coordinate derivanti dalla interazione di due o più differenti meridiani energetici / organi.