Come abbiamo già visto in altri articoli, il suono è uno degli strumenti di guarigione più potenti.
Anche la Cranio Sacrale, nel suo lavoro energetico, si avvale delle potenzialità ordinatrici delle frequenze. Dopo i primi trattamenti che hanno lo scopo di aprire i diaframmi e permettere al liquido cefalorachidiano di tornare a fluire armonicamente tra cranio e sacro, è possibile agire sulle memorie cellulari, chiamate cisti energetiche, in cui viene registrato il trauma vissuto dal cliente.
La Cranio Sacrale ci mette a disposizione diversi strumenti per liberare tale energia congestionata: possiamo avvalerci del dialogo terapeutico per portare una maggiore consapevolezza sul trauma, o di approcci più vibrazionali come l’uso della cromoterapia (ovvero l’uso dei colori) e la suonoterapia.
Nella mia personale pratica è sempre emozionante vedere come differenti conoscenze si integrino allo scopo di offrire un trattamento sempre più personalizzato.
COME VIENE USATO IL SUONO IN CRANIO SACRALE
Nella Cranio Sacrale posso scegliere di utilizzare il suono in varie forme.
La voce è lo strumento più potente perché nasce nel corpo ed entra maggiormente in risonanza con esso. Posso emettere una nota, un om, un suono armonico, o chiedere al cliente stesso di emetterlo, prendendo parte attiva nel processo di guarigione.
Esistono anche altri strumenti particolari come le campane tibetane o i diapason. In questo caso si ottengono due effetti differenti: mentre con le campane tibetane otteniamo un effetto più ovattato ed avvolgente grazie ai suoni armonici, coi diapason avremo un effetto più penetrante derivante dall’emissione di un unica frequenza specifica.
Esistono diversi tipi di diapason con frequenze codificate in sintonia con i meridiani della medicina tradizionale cinese, con i chakra, i pianeti ed altri ancora.
Come posso quindi capire quale diapason o strumento sia giusto per aiutare il cliente in quel momento?
La Cranio Sacrale, come l’Applied Physiology, funziona come una tecnica di biofeedback. Attraverso l’ascolto del ritmo craniosacrale, è possibile dialogare col sistema corpo-mente del cliente, andando a identificare il modo migliore di agire per risolvere il problema.
La bellezza di utilizzare frequenze sonore è che non richiedono un’elevata elaborazione conscia del trauma per la sua risoluzione. La vibrazione risuona a livello cellulare producendo quell’armonia profonda tipica dello stato di benessere. E’ possibile considerare questa modalità di lavoro profonda ma non invasiva.