Oggi vi parlerò di Cranio Sacrale e Pranoterapia perché mi piace integrare le conoscenze, osservare i punti comuni tra le cose. Mi piace connettere.
La Pranoterapia
Ho sempre avuto una fortissima attrazione per le discipline pranoterapiche che mi ha portato a studiarle e a frequentare diversi corsi: dal più conosciuto Reiki a pratiche meno conosciute come Ilahinoor.
Il “potere” di curare con le mani è da sempre conosciuto dall’uomo: tutte le culture lo hanno sviluppato in una qualche forma e potremmo dire che sia stata anche la prima forma di medicina assieme alle erbe. E’ una conoscenza innata e assolutamente spontanea. Pensate con quale immediatezza, di fronte a una stimolazione, appoggiate le mani sulla zona dolorante… o alla spontaneità di una madre che, per accudire il figlio, poggia le sue mani sulla “bua”…
Cranio Sacrale e Pranoterapia
Se prendiamo in considerazione per esempio la Cranio Sacrale, possiamo trovare davvero alcune connessioni.
Prima di tutto, come abbiamo già visto in altre occasioni, la Cranio Sacrale non è un trattamento manipolativo. L’operatore infatti non compie un’azione di contrasto per indurre un cambiamento ma ascolta il corpo e lo aiuta a ricordarsi di sé. Il tocco della Cranio Sacrale è simile alla carezza della madre al suo bambino.
Se poi osserviamo le mani, sono sempre in relazione tra loro: una sopra, una sotto. Certo questo serve per sentire i movimenti fisiologici, ma guarda caso, molto spesso già il solo appoggiare le mani produce uno still point, ovvero, un processo di reset funzionale dell’organismo. Quando le mani sono poste una di fronte all’altra, producono una differenza di potenziale energetico che fa scorrere l’energia.
Concentrare e dirigere l’energia
Nel Qi Gong, ginnastica energetica cinese, quando poniamo le mani una di fronte all’altra, creando un cerchio con le braccia, stiamo accumulando l’energia tra le mani che va a creare come una bolla. I miei coetanei conosceranno sicuramente la famosissima “bolla energeticaaa!” Ecco, non è solo una trovata da manga, ma è qualcosa che è energeticamente possibile. Tornando al nostro trattamento di Cranio Sacrale, ogni volta che l’operatore pone le sue mani sul Cliente e si mette in ascolto, sta di fatto concentrando il prana in quel punto per poi direzionarlo secondo i movimenti funzionali del corpo.
V Spread
Nella Cranio Sacrale esiste però anche una tecnica ancora più vicina alla pranoterapia, si chiama V Spread. La V Spread viene utilizzata in Cranio Sacrale per rilasciare la tensione delle suture craniche, ma anche per aiutare la persona a rilasciare tensioni e riattivare la circolazione. E’ una forma “specialistica” della pranoterapia in cui l’energia non viene diretta col palmo della mano, ma con due dita che ne producono un fascio concentrato e localizzato come un laser. L’altra mano, in opposizione, funge come uno schermo per l’energia emessa. Ancora una volta abbiamo una differenza di potenziale. Lo scorrere dell’energia aiuta a liberare dalla stagnazione il punto in esame.
Lo stupore del V Spread
In ultima istanza voglio raccontarvi un modo di usare il V Spread in Cranio Sacrale che, forse, è quello che crea sempre più stupore nel Cliente. Abbiamo detto che la Cranio Sacrale si interessa della colonna vertebrale, bene vi è una forma di V spread che viene effettuata col cliente seduto e serve per liberare le cisti energetiche che si possono annidare nelle vertebre creando dei blocchi. Mentre il cliente è seduto, una mano viene posta sulla sommità della testa, l’altra sulla vertebra in questione. In brevissimo tempo il flusso di energia porta il cliente a oscillare e compiere dei cerchi col busto di ampiezza variabile. E’ suggestiva perché la persona inizia a muoversi convinta che sia l’operatore a spostarla, mentre invece la sua funzione è solo di sostegno.
Conclusioni
Questi sono solo alcuni esempi per mostrarvi un po’ come spesso conoscenze diverse si integrano tra di loro e come la pranoterapia sia, spesso, un substrato delle altre tecniche olistiche per la salute. Siamo, infatti, prima di tutto energia che poi differenzia la sua vibrazione sino a densificarsi.
Sono felice di avervi raccontato qualcosa di più sul mio lavoro, spero di avervi trasmesso un po’ della mia passione per la Cranio Sacrale e la Pranoterapia, l’amore che nutro… e spero vi sia piaciuto questo approfondimento.
Nel caso ti invito a lasciarmi un commento.
Buongiorno, sono Lorenzo Riosa, studente di fisioterapia del terzo anno e una persona dannatamente curiosa e affascinata da questo universo. Prima di iscrivermi a fisioterapia sentivo dentro di me che dovevo farlo, così come ho scoperto nel tempo il desiderio che provo nell’entrare in questo meraviglioso universo, tanto che desideravo in qualche modo riuscire a comunicarlo agli altri miei compagni e a tutti i futuri presenti nel momento in cui lo esporrò come tesi di laurea, secondo me la fisioterapia si avvicina veramente tanto a questo meraviglioso mondo e ci sono aspetti che sono tutt’ora misconosciuti a praticamente la totalità dei miei precedenti colleghi, non c’è solo quello che vediamo con i nostri occhi e quello che vediamo noi non è certo la verità assoluta. Penso che Lei è la prima persona che sento parlare di questo su internet da quando è nato questo mio interesse, e desideravo domandare se potesse darmi qualche indicazione se c’è qualche testo a cui poter far eriferimento per esporre questo argomento come tesi e più in generale come proseguire questo cammino una volta che avrò finito il mio periodo qui. Ammesso che abbia tempo e interesse ad aiutarmi.
La mia idea era quello di percorrere il cammino di terapista cranio sacrale per poi inoltrarmi nel mondo del rilascio somato emozionale, sento che questo è il mio desiderio. O se esiste la possibilità che qualcuno possa predermi come tirocinante, so ancora poco nulla di questo mondo pratico.
Ringrazio per l’attenzione, e se vorrà rispondere sarò ben lieto di leggere. Buona giornata
Gentilissimo Lorenzo, grazie del tuo commento! E’ per me molto bello vedere questo tuo interesse, perché, a volte, tali pratiche sono mal viste in ambito tradizionale. Io personalmente credo molto nell’importanza dell’integrazione, è bello quando conoscenze diverse si “alleano” e integrano guidate dal desiderio di fare del proprio meglio per gli altri, anziché sfidarsi!
Non mi è molto chiaro l’argomento su cui mi chiedi informazioni, ma se non erro vuoi sapere della Cranio Sacrale. Secondo me se vorrai approfondire l’argomento puoi o frequentare una scuola di Osteopatia (che come fisioterapista è la cosa migliore e ti può dare davvero tanti strumenti in più, non solo la Cranio Sacrale), oppure seguire i corsi specifici. In Italia ci sono diversi percorsi in merito, ma nel tuo caso forse il luogo migliore è l’accademia di CS https://www.accademiacraniosacrale.it/ che è la scuola diretta di Upledger.
Sui libri non saprei, anche qui ne trovi sicuramente diversi… Sicuramente puoi cercare “Terapia Cranio Sacrale – Teoria e metodo di J. E. Upledger e J. D. Vredevoogd Ed. Red (almeno una volta)” e “Terapia Cranio Sacrale – Oltre la dura madre sempre di Upledger”